IL COVID NON FERMA L’EXPORT DELLA MACCHI

Sono in partenza dal porto di Marghera tre boiler industriali prodotti da Macchi, Divisione operativa di Sofinter S.p.A., dallo stabilimento di Via Ramo dell’Azoto, destinati ad un impianto Oil & Gas in Oman.

L’azienda lombarda, che cinque anni fa ha scelto Marghera per insediare il sito produttivo, si conferma dunque eccellenza a livello territoriale ma anche nazionale ed internazionale nella produzione di caldaie industriali, riuscendo a garantire la produzione e la spedizione dei tre boiler anche durante l’emergenza Coronavirus e il lockdown dei mesi scorsi.

Le tre caldaie, oltre 500 tonnellate di tecnologia ciascuno, sono state caricate sulla Dongbang Giant 3, nave coreana di prima classe, attraccata al porto di Marghera in attesa di ripartire alla volta dei Paesi del Golfo dove le caldaie Macchi entreranno in funzione producendo vapore per alimentare una delle più moderne e grandi raffinerie al mondo.

Nata 60 anni fa come impresa del varesotto, con questa ultima spedizione, Macchi ancora una volta si distingue tra le principali realtà industriali al mondo nella realizzazione di caldaie, confermando la propria vocazione all’export. Non solo. Ogni produzione della Divisione Macchi muove un indotto a livello locale che va dalla più piccola media impresa a realtà come quella inter portuale passando dalla Fagioli S.p.A., colosso dei trasporti eccezionali recentemente salita alla ribalta della cronaca nazionale per la realizzazione del Ponte di Genova. 

“La Macchi, divisione operativa del Gruppo Sofinter, si conferma una forza economica territoriale che abbraccia la Lombardia, dove l’azienda ha sede, il Veneto dove l’azienda produce e infine l’Emilia, con il coinvolgimento di una realtà come la Fagioli S.p.A per il trasporto eccezionale”, – commenta Giorgio Bona, General Manager che aggiunge: “esportiamo il 95% della nostra produzione. La partenza di questi tre boiler per l’estero sono l’esempio del ruolo che giochiamo nel panorama internazionale del settore petrolchimico ma rappresentano anche, in questo caso, l’orgoglio di tutti coloro che hanno lavorato per realizzare queste caldaie, in piena emergenza sfidando il Covid-19. Una sfida considerevole che ha dimostrato la flessibilità dell’azienda, capace di operare in smart working e supportare costantemente lo stabilimento, sempre nel pieno rispetto delle disposizioni previste dai decreti ministeriali, fino a vincere la battaglia contro questo virus, nel rigore e nell’impegno del lavoro quotidiano.”